martedì 22 novembre 2011

Scrivere con buon senso

Lo Scrittore di Buon Senso” è un piccolo (non) manuale dedicato ai novelli narratori che la scrittrice e blogger Chiara Prezzavento (per fan e cinguettatori @laClarina) ha pubblicato per celebrare il terzo compleanno  del suo blog.

Il sottotitolo “Un cotillon per il terzo compleanno di Senza Errori di Stumpa”non deve però trarre in inganno. Al termine “cotillon” viene spesso attribuita una natura frivola e superficiale. Non è questo il caso: si tratta infatti di una guida, ricca di suggerimenti tecnici e stilistici, molto ben congeniata.
I testi sono disinvolti e snelli, tanti esempi, tratti soprattutto dalla letteratura inglese, arricchiscono le spiegazioni, non mancano consigli pratici, trucchi del mestiere, un’appendice dedicata agli strumenti informatici di scrittura e una buona dose di ironia, che rende la lettura molto piacevole.

Il riferimento al “buon senso” (l’uso del quale mia nonna propina sempre come soluzione ultima a qualsiasi problema e che ermeticamente definisce “un po’ di quel che si dice”) mi è subito piaciuto e da seguace della disciplina matriarcale non ho potuto fare a meno di applicarne un po’ a questa lettura, per questo ho cercato di spremere virtualmente le 47 pagine scaricabili dal blog, traendone cinque consigli che desidero ardentemente mettere in pratica:  

1. Nulla die sine linea
Citando Plinio il Vecchio, Chiara Prezzavento sottolinea l’importanza del quotidiano confronto con penna o tastiera; l’allenamento alla scrittura aiuta a migliorare lo stile e “abitua a pensare in termini traducibili per iscritto”. Nel perseguire questo scopo è altrettanto fondamentale fissare degli obiettivi ragionevoli, ovvero scrivere  qualcosa per cui sia veramente possibile trovare il tempo. L’autrice suggerisce un semplice esercizio: il timed writing: scrivere a ruota libera su argomenti assolutamente casuali per un tempo predefinito (per esempio 10 minuti), senza preoccuparsi dell’editing.

2.  Specifico è meglio
Si tratta del corollario al teorema del “Show, Don't Tell”: indispensabile per il teatro, perfetto per la narrativa ma applicabile a qualsiasi testo scritto; per attrarre l’attenzione del lettore è necessario inserire pochi dettagli ma ben scelti. Le aziende che si propongono come “leader nel mercato di riferimento” sono centinaia, ma chi sta cercando un partner affidabile probabilmente sceglierà quella che mette in mostra i propri risultati (fatturato, dipendenti, diffusione internazionale, etc…).

3. Quando trovi un aggettivo, ammazzalo (Mark Twain)
Quante volte ci siamo sentiti ripetere che le descrizioni condite con aggettivi ed avverbi di poca sostanza sono inutili? Quella di Mark Twain e di molti writing teacher non è un’indiscriminata crociata contro questi elementi in particolare, ma semplicemente un invito a scegliere con attenzione gli aggettivi e gli avverbi che meglio si adattano al testo, evitando i generici “bello, buono, grande, importante, etc…”.

4.  Cattive abitudini 1: editare mentre si scrive
Nella mia personale esperienza questo è il suggerimento più difficile da mettere in pratica; scrivo tre righe, e poi inevitabilmente l’occhio scorre sul testo ed ecco che scatta la correzione. La scrittura e la rilettura dovrebbero essere due momenti separati nella stesura di un testo, soprattutto perché la revisione costituisce un blocco mentale alla creatività.

5.  Cattive abitudini 2: scrivere con il computer connesso ad internet
Soprattutto quando è in corso il cosiddetto “blocco creativo” accedere alla casella di posta elettronica, ai social network, giocare on-line o semplicemente vagare senza meta nella rete, può diventare assolutamente deleterio. Giustificare la propria distrazione con la ricerca dell’ispirazione perduta? C’ho provato qualche volta, ma no, non è credibile.

Lo Scrittore di Buon Senso” mi è proprio piaciuto, ed in particolare ho apprezzato come il senso della  condivisione e l’invito alla discussione propositiva siano stati traslati direttamente dal blog a questo freebie. Faccio dunque mio l’invito introduttivo di Chiara Prezzavento:
“Se condividete – oppure se non condividete affatto, ma siete disposti a sentire anche questa campana – benvenuti e onwards!”

Nessun commento:

Posta un commento

Non arrabbiatevi se il vostro commento non viene pubblicato immediatamente ... abbiate un pò di pazienza, tornate a trovarmi ... e lo vedrete on-line!