giovedì 25 ottobre 2012

Guide di stile: la guerra dei termini


Si scrive checkin o ckeck in? Real-time o realtime? “500 partecipanti all'evento” o “Cinquecento partecipanti all'evento

Dipende.
Almeno così la pensa Hubspot, società specializzata nella realizzazione di marketing software, che lo scorso settembre ha pubblicato la sua nuova Guida di Stile.

Ma cos’è una Guida di Stile?
E’un documento, normalmente redatto all'interno di organizzazioni strutturate, che definisce le principali regole relative alla grammatica, alla sintassi, alla punteggiatura, alla grafia di alcune parole, al fine di garantire l’omogeneità, la correttezza e l’efficacia dei contenuti diffusi sui vari media, sia dai membri dell’organizzazione sia da soggetti esterni (opinion-leader, esperti, partner, etc…).

The Internet Marketing Written Style Guide” non si sono limita però a mettere a disposizione di tutti uno strumento solitamente ad uso interno, ma spiega con chiarezza come si costruisce, si diffonde e si aggiorna una guida di stile, in pochi semplici passi.

Partendo dal motto: “We’re All Publishers Now”, gli esperti di Hubspot hanno infatti realizzato un ebook gratuito, essenziale (69 pagine appena), ricco di esempi e dalla grafica accattivante, che aiuta autori professionisti o occasionali ad usare in modo consapevole la scrittura su web, email e social network.
La Guida ci conferma, per esempio, che la lettera maiuscola nei titoli attribuiti ad una persona viene usata solo se il titolo stesso si trova immediatamente prima del nome:
Il Presidente Obama ha lasciato la Studio Ovale” ma “Il presidente tornò nello Studio Ovale per salutare l’ambasciatore
Oppure che la grafia di organizzazioni o prodotti deve rispecchiare il più possibile il marchio, come Yahoo!, LinkedIn, iPod, YouTube, etc…
O ancora che termini come checkin, login, clickthrough vanno scritti come un’unica parola se utilizzati con funzione di sostantivo o aggettivo.

Sfatiamo subito il mito secondo il quale le guide di stile sono un vezzo (o un’eccessiva complicazione) tutta anglosassone; la produzione italiana è ben nutrita, anche se on-line si trovano più che altro manuali pubblicati da Enti Pubblici sul tema della semplificazione del linguaggio burocratico (come dimostra l’elenco elaborato da Luisa Carrada nel suo sito Il Mestiere di Scrivere).