martedì 13 dicembre 2011

Stay minimal (but), stay usable

Quante volte affrontando una ricerca sul web ci siamo trovati di fronte a siti che promettono e non mantengono, ovvero sembrano offrire informazioni o servizi in realtà difficilmente accessibili, poiché persi nei meandri troppo intricati di pagine, sotto-sezioni, accessi con registrazione, etc…?
L’ultimo post di Delwin Campbell su Six Revisions intitolato “Minimalist Web Design: How Minimal is Too Minimal?” mette il dito proprio nella piaga degli eccessi (“more is not necessarily better”) che spesso soffocano i siti internet e deviano l’attenzione dai contenuti veramente importanti.
L’autore consiglia un approccio minimalista allo studio dei siti web, evidenziando come questo possa essere utile non solo ai fini di un sano ritorno all’essenzialità, ma soprattutto per poter ristabilire il giusto equilibrio in termini di gerarchia dei contenuti e degli spazi.
In particolar modo Campbell sottolinea i tre principali vantaggi del web design minimale:
  1. Benefici tecnici: il notevole “risparmio” in termini di elementi (codici di programmazione, link, immagini, etc …) si traduce spesso in una migliore performance del sito.
  2. Meno distrazioni: l’esaltazione delle scelte tipografiche e della disposizione degli spazi bianchi permette una riduzione degli elementi che l’utente deve considerare, e di conseguenza una maggiore concentrazione sul motivo per cui si è approdati proprio a quel sito.
  3. Enfasi dei contenuti: l’assenza di elementi superflui (immagini, banner, grafiche,etc…) ed estranei rispetto alle finalità del sito enfatizza i contenuti principali, ovvero l’accesso a servizi o informazioni.
Il design essenziale dei siti minimal non deve però trarre in inganno; la progettazione non è  necessariamente più facile, anzi, sostiene Campbell, necessita una maggiore cura dei dettagli ed una scelta attenta degli elementi, poiché minimalismo non significa minor chiarezza e navigabilità, ma al contrario significa veicolare informazioni ed immagini attraverso forme e strumenti più semplici ed immediati.

Sempre a proposito di essenzialità segnalo anche un bel post sui siti single-page pubblicato qualche tempo fa da Elena Veronesi e un’interessante galleria di quaranta siti più o meno minimal.
Qualche altra segnalazione o commento minimal? Postatelo qui!

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