lunedì 25 marzo 2013

Onore alla noia (lo dice la scienza)


Lo stato di immobile attesa nella monotona hall di un hotel in un lunedì piovoso, che segue una domenica altrettanto grigia e piovosa, non può che portare l’occhio a cadere sul titolo di fondo del Corriere: “Elogio alla noia (che rende creativi)”, incuriosita scorro il quotidiano e arrivo a pagina 23, dove trovo il sottotitolo, che si conforma perfettamente al mio stato e alla sensazione che il weekend mi ha lasciato: “… quei pomeriggi che ci hanno resi creativi”.

L’inglese Teresa Belton, esperta di problemi dell'infanzia e dell'apprendimento, ha messo finalmente, numeri e statistiche alla mano, nero su bianco una delle teorie che da sempre, ma senza alcun supporto scientifico, sostengo: i bambini non devono assolutamente essere privati del tempo per annoiarsi, ovvero del dolce far niente che lascia spazio alla costruzione di castelli in aria e alle fantasie più incredibili.
La frenesia di voler impegnare all'infinito i pomeriggi e i fine-settimana di bambini e ragazzi esprime spesso la volontà dei genitori di mettersi la coscienza a posto: “mio figlio è al corso di nuoto; di lui si occupa l’istruttore”, ovvero cuore in pace fino a cena. 

Così facendo però, come sostiene nel suo bellissimo commento lo scrittore Emanuele Trevi, si toglie uno spunto importante per la  creatività di una mente in formazione: la possibilità di progettare un sogno, un ideale fantastico, un qualcosa che non sia necessariamente pre-costituito da baby-sitter, maestre, allenatori & Co, quelle che l’autore chiama appunto “sterminate miniere della noia”.

Quanti interminabili pomeriggi di disegni, storie inventate, personalissime ricostruzioni  delle favole sono preclusi a questi bambini super-impegnati dalla mattina alla sera. 
Ma Trevi va oltre, nella sua analisi, fornendoci uno spunto più profondo e inatteso, ben espresso in tre semplici righe:
“Ma se non ci annoiassimo, cosa mai avrebbe il tempo di diventare davvero importante per noi? Solo la lentezza e la mancanza di distrazioni acuiscono la sensibilità, aumentano il grado e l'intensità dell'attenzione”.

Ed è proprio di questa “metafisica noia domenicale” che la sottoscritta, adulta vaccinata, sente un po’ la mancanza … 

Nessun commento:

Posta un commento

Non arrabbiatevi se il vostro commento non viene pubblicato immediatamente ... abbiate un pò di pazienza, tornate a trovarmi ... e lo vedrete on-line!